Passo dopo passo sul Cammino di Santiago 

Muxía e Santiago de Compostela

15 giugno 2018

Faro sulla scogliera di Muxía
Faro sulla scogliera di Muxía

 

 

 

Stamattina ci svegliamo con comodo per riprenderci un po’ dalle levatacce fatte durante tutto il Cammino e, soprattutto, negli ultimi giorni.

 

Alle 8:00 prendiamo un bus che ci porta a Cee e dopo, con un secondo bus, raggiungiamo Muxía (si pronuncia, Mussìa).

 

Oggi la giornata non è bella come quella di ieri: il cielo è nuvoloso e la temperatura è freddina.

 

Complice anche il clima, di primo acchito Muxía ci sembra un luogo grigio e sperduto.

Per prima cosa ci rechiamo presso l’ufficio informazioni per avere indicazioni circa le cose interessanti da vedere nella cittadina.

L’addetta allo sportello ci fornisce una cartina turistica con le attrattive del luogo e, subito dopo, ci propone di apporre sulle nostre Credenziali il timbro di Muxía e anche di prendere la Muxíana. Quest’ultimo è un documento che attesta di aver compiuto a piedi la tratta costiera che da Finisterre porta fin qui.

Evidentemente, l’impiegata non è molto fiscale perché di solito sia il timbro che la certificazione del percorso vengono concessi solo a chi ha nella Credenziale il timbro di Lires, un paesino che si trova lungo la costa e dal quale si passa necessariamente per raggiungere a piedi Muxía.

Nonostante la buona volontà della donna, rimango fedele al mio integralismo e rifiuto la certificazione, dato che questo percorso non l’ho fatto a piedi.

 

Muxía, come anche Finisterre, è situata in quel tratto di litorale gallego conosciuto come “costa da Morte”.

Il lugubre soprannome non è riferito al paesaggio, che invece è molto bello e suggestivo, ma è dovuto ai tanti naufragi avvenuti nelle acque antistanti alla stessa costa.

Questo tratto di mare, nel passato e anche in anni recenti, è stato lo scenario di molte tragedie: svariate imbarcazioni hanno concluso tragicamente qui la loro navigazione per via del mare tempestoso e dei fondali rocciosi in prossimità della scogliera.

La cronaca recente ci porta al 13 novembre del 2002 quando, a pochi chilometri da Finisterre, la petroliera Prestige ebbe un incidente dalle dinamiche poco chiare, finendo spezzata in due.

Il greggio che trasportava, causò una marea nera che arrivò non solo sulle coste della Galizia ma anche in parte di quelle portoghesi e di quelle francesi, provocando uno dei più grandi disastri ambientali mai avvenuti in Europa.

 

Muxía. Il santuario da Virxe da Barca
Muxía. Il santuario da Virxe da Barca

L’attrazione di Muxía è il santuario da Virxe da Barca, situato appena fuori dal centro abitato, su una scogliera molto suggestiva dove s’infrangono imponenti onde oceaniche.

 

Una leggenda racconta che la Madonna è arrivata su questo lembo di terra a bordo di una barca di pietra. Lo scopo della miracolosa apparizione era di confortare l’Apostolo Giacomo che perseguiva con molte difficoltà l’opera di evangelizzazione nella regione.

I resti della barca si trovano ancor oggi sulla medesima scogliera, a poca distanza dal santuario.

Nello specifico, si tratta di tre pietre di grandi dimensioni chiamate pedra de Abalar, pedra dos Cadrís e pedra do Timón: rispettivamente la barca stessa, la vela e il timone. Queste, secondo un’antica tradizione, hanno poteri soprannaturali e anche curativi.

 

Muxía. A pedra da Ferida
Muxía. A pedra da Ferida

Nella stessa zona del santuario ci sono un faro e un recente monumento in pietra chiamato pedra da Ferida, eretto a ricordo della tragedia della petroliera affondata al largo della costa.

Il posto è molto suggestivo e lo si può osservare dall’alto, nella sua totalità, dal mirador do Corpiño, una collinetta al centro del piccolo promontorio da dove si ha una vista panoramica anche sul centro abitato.

– Adesso sì che Muxía, con il suo hinterland, assume ai miei occhi tutto il fascino e la magia dello sperduto luogo di frontiera. –

 

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Dopo uno spuntino in un locale del centro, alle 14:30 prendiamo un bus che va diretto a Santiago de Compostela, dove arriviamo intorno alle sedici.

 

Trascorriamo il pomeriggio andando un po’ a zonzo per la città e concludiamo la giornata con una serata di tapas, degustandoli al bancone di vari locali del centro storico, come vuole la tradizione spagnola.

Questa sera c’immergiamo anche noi nella animata movida di Santiago de Compostela, facendo le ore piccole, ma non troppo.

© Aldo Lardizzone 2020 Licenza Creative Commons CREATIVE COMMONS

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